Il gruppo Trekking di Laconi: Carlo Serra, Carlo Bortolini, Chicco Bertucelli, Fabio Noga, Giampaolo Cossu (noto Cicotto), Giampiero Corongiu, Ivo Porcu, Mariano Corongiu, Michele Dessì, Paolo Melosu, con la partecipazione dei giovanissimi: Andrea Bortolini, Antonio Dessì, Davide Porcu, Federico Melosu, e dei nostri amici di Orgosolo Francesco e Antonio Manca, hanno preso parte all'escursione nel supramonte di Baunei "Cala Mariolu - Goloritzè".
Una volta raggiunto l'altipiano del Golgo
e raggiunta la chiesetta campestre S. Pietro, dove abbiamo parcheggiato le
auto, proseguendo lungo lo sterrato che conduce all'inizio del percorso in
prossimità della segnaletica regionale Ispuligi de Niè (altro nome di Cala
Mariolu), da questo punto il sentiero in questo tratto è abbastanza agevole e
pianeggiante ed è ben segnato con degli spruzzi di vernice rossa sulle rocce.
Proseguiamo sempre dritti, di fronte a noi la Serra ' e Lattone, il sentiero
improvvisamente cambia direzione e ripiega dapprima sulla destra e subito dopo
sulla sinistra.
Da questo punto il sentiero inizia a salire diventando sempre più ripido e scosceso, ci stiamo, infatti, inerpicando sulla fiancata della Serra fino a raggiungere la sua sommità (588 m). Prima di arrivare in vetta il sentiero si inoltra all'interno di un piccolo bosco in cui si trovano dei vecchi Cuili abbandonati, alcuni dei quali in ottimo stato di conservazione, qui ci fermiamo per pausa pranzo e caffè.
Superati i
Cuili, il Sentiero assume un andamento pressochè pianeggiante, percorriamo qualche centinaio di metri ed il sentiero inizia a scendere.
A questo punto il panorama ci regala spettacolari scorci sul falciforme Golfo
di Orosei. Troviamo il primo “Scalone” realizzato in ginepro, superato il
quale raggiungiamo una pietraia e vediamo davanti a noi uno spettacolare arco
di roccia scavato nella parete; sulla sua sinistra passiamo una porticina in
legno e con secondo “scalone” Scala ’ e Fusti" superiamo un piccolo
dislivello di circa 10 metri.
Ora il percorso si fa piuttosto insidioso, e necessaria molto cautela. Da prima ci si trova di fronte ad una grande e ripidissima pietraia, è consigliabile per superare questa avvicinarsi alla parete sulla sinistra ed aiutarsi con gli arbusti presenti, una volta superata la pietraia si segue un antico sentiero dei carbonai che zigzagando sulla parete per superare il forte dislivello, siamo infatti quasi a picco sul mare, si inoltra in un fitto bosco.
A pochi metri dal mare il sentiero si divide, sulla
destra si prosegue per Cala dei gabbiani, noi invece svoltiamo a sinistra, e
dopo aver attraversato un rapidissimo canalone che precipita sino al mare si
arriva ad un pianoro in cui si trova un antico forno della calce. Sarà il nostro
campo base per trascorrere la notte.
Da qui si può ammirare tutta l'insenatura di Cala Mariolu e capiremo finalmente perchè dai sardi è chiamata Ispuligi de Niè: "piccole pulci di neve", la spiaggia infatti è composta da un a distesa di sassolini bianchissimi. Per accedere alla spiaggia bisogna superare un piccolo salto che con l'aiuto di una scala realizzata con tronchi di legno si può superare molto agevolmente.
Da qui si può ammirare tutta l'insenatura di Cala Mariolu e capiremo finalmente perchè dai sardi è chiamata Ispuligi de Niè: "piccole pulci di neve", la spiaggia infatti è composta da un a distesa di sassolini bianchissimi. Per accedere alla spiaggia bisogna superare un piccolo salto che con l'aiuto di una scala realizzata con tronchi di legno si può superare molto agevolmente.
E dopo il meritato bagno relax, cena, cannonau e naturalmente i nostri canti polifonici.
All'albeggiare il gruppo è nuovamente in piedi, per raggiungere Cala Goloritzè in gommone grazie agli amici di Explorando il Supramonte di Baunei.
Approdiamo nelle vicinanze dell aguglia di Goloritzè, il monolite calcare, alta 140 metri meta ambita di numerosi free climbers (la cima fu raggiunta la prima volta da Manolo nel gennaio dell'81). Siamo ormai in prossimità della Cala, ancora qualche metro ed attraverso alcuni massi a ridosso della spiaggia. Tappa bagno, relax, pranzo e con due ore di cammino risaliamo per il Bacu Maore per raggiungere le auto lasciate alla chiesetta di San Pietro.
Arrivederci alla prossima escursione
Ivo Porcu
Dopo alcuni anni di pausa siamo ripartiti con una tappa mitica, Mariolu - Goloritzè , riprovare sensazioni forti, fatica sudore disagio brividi strapiombi appigli approssimativi schiena spezzata da zaini pesanti venti chili, tutto ripagato da profumi viste mozzafiato e l'allegria di un gruppo collaudato da decine di escursioni simili. Bella l'idea di creare un Blog, ottime le foto e i commenti. Alla prossima avventura , Saluti Fabio....
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